Segretariato Missioni Estere Cappuccini Puglia Onlus

Semi di fraternità OFS a Nenshat e Hajmel

Ordine Francescano Secolare

Sono appena rientrata dall’Albania insieme a Vinicio Russo consigliere regionale dell'Ordine Francescano Secolare, Brigida sua moglie (OFS Lecce), Loredana Marsigliante (OFS Alessano) e la famiglia Gramegna composta da Andrea e Marika (OFS Lecce) e dalle loro figliole Emanuela e Chiara, dopo aver trascorso una intensa settimana per una esperienza missionaria nei villaggi di Nenshat e Hajmel. Siamo partiti il 17 agosto insieme a fra Massimo Tatullo, assistente regionale OFS, dall’aeroporto di Brindisi

L'"Arrivo e la partenza" - Fra Matteo di Seclì fa gli onori di casa a nome della fraternità dei frati francescani di Nenshat , mentre fra Massimo che conosce benissimo la lingua albanese porge il suo saluto a nome del Consiglio regionale di Puglia e ci presenta. L’indomani dopo aver pregato con la fraternità le lodi mattutine, inizia la nostra giornata. Decidiamo di organizzare la nostra mattutina dedicandoci alle necessità della casa. Andrea, Vinicio e fra Massimo dovranno impegnarsi per la spesa. Brigida e Marika della cucina e Loredana ed io delle pulizie del Convento.

Dopo un breve riposo pomeridiano ci rechiamo nella chiesa di Nenshat, luogo ove incontreremo le persone del villaggio desiderose di conoscere Francesco d’Assisi e la sua spiritualità. Qui dopo aver sistemato i banchi della chiesa in forma circolare salutiamo i presenti. Io e Vinicio salutiamo Gasper Marku e sua moglie Benedetta che abbiamo conosciuto nel precedente viaggio in Albania e via via le altre persone presenti. Nella presentazione personale ci colpisce la storia di Flora e Domenico e soprattutto del loro calvario a causa della malattia del loro figliolo. Ci raccontano di quanto abbiano sofferto per la malattia del piccolo, di come abbiano venduto i loro beni perchè potesse ricevere le cure adeguate in Italia presso l’ospedale san Raffaele di Milano, della generosità e dell’accoglienza degli italiani e del loro aiuto silenzioso e non proclamato. Ma quello che ci colpisce è il totale affidamento a Dio di Flora, la sua fede semplice ma al tempo stesso grande, la serenità con cui racconta il calvario suo e della famiglia per dodici anni. Siamo tutti senza parola, il racconta di Flora ci colpisce così come il silenzio partecipe di Domenico che lascia a Flora il compito di raccontare e di raccontarsi.

In un andirivieni da Hajmel e Nenshat ci seguono con attenzione Emanuela e Chiara, le figliole di Andrea e Marika . Hanno rispettivamente 13 e 11 anni e penso non avranno molte possibilità di trascorrere del tempo con altri ragazzi della loro età poiché sono terminate le attività dell’oratorio estivo. Eppure noto in Emanuela un crescente interesse per l’esperienza che si sta vivendo, ascolta con attenzione quanto questi fratelli albanesi ci raccontano della loro vita , insieme con Chiara si fa carico di piccoli compiti della casa e nelle ore libere studia per prepararsi alla Cresima che riceverà il 30 agosto.

Intanto siamo già a mercoledì 19 e decidiamo di iniziare la nostra terza giornata recandoci in un luogo speciale. Fra Massimo ci porta a Sant ‘Eufemia, meta di culto e di pellegrinaggio da parte degli albanesi, già distrutta durante il regime comunista come tutti i luoghi sacri, e ricostruito più tardi. E’ un luogo bellissimo.

L’indomani siamo pronti per la partenza. Ci sistemiamo nel pulmino e ci dirigiamo verso Scutari. La nostra prima tappa è il convento dei Frati Minori, è nostro desiderio incontrare il Custode del Convento. Siamo fortunati perché appena giunti nel giardino del Convento quasi in contemporanea giunge padre Aurelan, Custode dei frati, il quale ci accoglie veramente con gioia francescana. Quindi entriamo nel dettaglio del nostro progetto missionario. Al termine dell’incontro con padre Aurelan, facciamo visita alla Chiesa adiacente il Convento e fra Massimo ci fa da guida e ci spiega la storia dei martiri albanesi durante il regime comunista. Quindi ci dirigiamo verso il cuore della città, sulla strada pedonale dove si affacciano negozi e bar e vi è un via vai di persone.

Dopo aver raggiunto il convento di Tarabosch e visitato il convento e la Chiesa ritorniamo a casa. Ormai consideriamo il convento di Nenshat la nostra casa, dopo un brevissimo riposo siamo pronti per la catechesi da donare ai cristiani di Nenshat.

L’indomani all’ora di pranzo ci ritroviamo a casa di Gasper e Benedetta. Qui salutiamo la figlia Luciana il figlio Nicola con sua moglie e la piccola Cleo. Ci ritroviamo anche con fra Reoland , nipote di Gasper e scopriamo che è il compleanno del padrone di casa ed intoniamo gli auguri in lingua albanese. Benedetta e felice di accoglierci e ci fa accomodare alla sua tavola amorevolmente preparata con tante cose buone. E’ un bellissimo momento di festa. Nel pomeriggio ci aspetta un incontro significativo, il Ministro dell’OFS dell’Albania, Paulin Ndreka, ha accolto il nostro invito di incontrare le persone desiderose di conoscere la spiritualità francescana sia nel villaggio di Hajmel che di Nenshat.

Siamo giunti a sabato. Nella mattinata ci attende un incontro significativo. Andremo in visita a Mons. Llucjan Avgustini, vescovo di Sapa ove insistono i villaggi di Hajmel e Nenshat. Ci riceve alle 9,00 in punto e ci accoglie con cordialità, parla l’italiano e quindi possiamo esprimerci senza bisogno di traduzione. Insieme a fra Massimo gli presentiamo il nostro progetto e l’esperienza missionaria che stiamo vivendo. Il vescovo si mostra ben lieto della nostra iniziativa, condivide la necessità che è venuto il momento che i cristiani albanesi approfondiscano la loro spiritualità e diventino cristiani più consapevoli.

Nel pomeriggio ripetiamo questa volta a Nenshat l’incontro con il Ministro Paulin Ndreka. Prima che arrivi, Brigida introduce l ’argomento che le è stato affidato e cogliamo l’occasione così come abbiamo fatto ad Hajmel nel giorno precedente di ringraziare tutte le persone con cui abbiamo vissuto questa esperienza, il loro incontro ci ha permesso di ritornare alle radici della nostra fede e della nostra scelta vocazionale quali francescani secolari . Quello che abbiamo potuto donare è stato meno di quello che abbiamo ricevuto.

Nell'ultima giornata, ecco l'incontro con le clarisse. Ancora una volta l’incontro con Suor Sonia, suor Lule e le altre sorelle si rivela ancora una volta “speciale”. Oramai siamo al termine non solo della giornata ma della nostra esperienza umana e spirituale. Ringraziamo il Signore di tutto quello che ci ha donato in questi giorni, dell’esperienza che abbiamo vissuto, delle persone con cui abbiamo condiviso il progetto, fra Massimo, Vinicio e Brigida, Loredana, Marika e Andrea, Emanuela e Chiara , Fra Matteo che ci ha seguito in questo cammino e continuerà a innaffiare queste pianticelle. Ringraziamo tutte le persone che abbiamo incontrate desiderose di approfondire la conoscenza del Vangelo e di Francesco d’Assisi che ci hanno fatto riscoprire la bellezza della nostra vocazione cristiana e francescana.

26 agosto 2015
Marta Fiorentino - Consigliere regionale OFS delegato “Missioni”

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